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martedì 13 agosto 2013

MOSTRA DI PITTURA DI MIMMO NOCILLA



 “Pietraperzia in tela” nel tema di  “Pietraperzia nella storia”

 IL SINDACO ENZO EMMA E LA MOGLIE PATRIZIA TAGLIANO IL NASTRO

LA FAMIGLIA DI MIMMO NOCILLA

PROSIT DI AUGURIO

VIA MINICONE

PIETRAPERZIA. “Pietraperzia in tela” è il tema scelto nel contesto delle numerose iniziative di  “Pietraperzia nella Storia”. Agli inviti ad esporre ha aderito Mimmo Nocilla che ha esposta tutta sua collezione formata di trenta tele che arredano in maniere molto aggrazia la sua abitazione.
        “Nelle tele - afferma il sindaco Emma, fine intenditore, che ha tagliato il nastro con la moglie Patrizia - vi sono scorci di abitato di alto lirismo e di grande valore artistico. Mimmo Nocilla si definisce il “pittore di Pietraperzia” .  Di caratura l’uso dei colori che con la loro soavità invitano chi guarda a restare estasiato. “La prospettiva” è di ampio respiro, quindi l’effetto  meraviglioso è il senso della profondità. La luce è soffusa e crea una simbiosi in chi ammira il quadro. Mimmo Nocilla è un  pittore amatoriale che ha raggiunte vette  contemplative che danno il senso del bello. L’esposizione ha solamente valore artistico e quindi le tele non sono in vendita; essa vuole fornire al visitatore l’apprezzamento che si tratta di una mostra di grande valenza e che la critica darà la giusta collocazione nella storia”.
Mimmo Nocilla, 65 anni, è nato a Pietraperzia da Vincenzo Nocilla e Concetta Lorina, quartogenito di cinque figli. La sua passione per i colori l’ha nel sangue; all’età di 13 anni creò la prima tela con un pezzo di lenzuolo bianco e quattro listelli di legno. Si fece comprare dal padre i primi colori base e così nel 1966 nacque la sua prima opera su tela “Il paesaggio innevato” che lo appeso nella grande camera da letto dei genitori; ma poi fu regalato al dottor Giovanni Randazzo che si era recato a casa sua per una banale influenza.  Il grande artista ha frequentato le scuole d’obbligo a Pietraperzia. A 17 anni si trasferì a Torino  per lavoro. A 18 si recò in Francia raggiungendo i suoi fratelli maggiori.
Nel 1970 ritorna a Torino, assunto dalla Fiat. Nel 1975 si iscrisse  al corso triennale delle scuole tecniche di belle arti.
Nel 1980 contrasse matrimonio con Enza Spampinato con cui ha avuto due figli:  Giorgio che ha seguito le orme del padre, diplomato all’istituto d’arte Mario Cascio di Enna e Federica che ha praticato danza per 14 anni e attualmente inscritta al corso universitario di Scienze della Formazione.
Giuseppe Carà