“Pietraperzia in tela” nel
tema di “Pietraperzia nella storia”
IL SINDACO ENZO EMMA E LA MOGLIE PATRIZIA TAGLIANO IL NASTRO
LA FAMIGLIA DI MIMMO NOCILLA
PROSIT DI AUGURIO
VIA MINICONE
PIETRAPERZIA. “Pietraperzia in tela” è il tema scelto nel contesto delle numerose iniziative di “Pietraperzia nella Storia”. Agli inviti ad esporre ha aderito Mimmo Nocilla che ha esposta tutta sua collezione formata di trenta tele che arredano in maniere molto aggrazia la sua abitazione.
“Nelle tele - afferma il sindaco Emma, fine intenditore,
che ha tagliato il nastro con la moglie Patrizia - vi sono scorci di abitato di
alto lirismo e di grande valore artistico. Mimmo Nocilla si definisce il “pittore
di Pietraperzia” . Di caratura l’uso dei
colori che con la loro soavità invitano chi guarda a restare estasiato. “La
prospettiva” è di ampio respiro, quindi l’effetto meraviglioso è il senso della profondità. La
luce è soffusa e crea una simbiosi in chi ammira il quadro. Mimmo Nocilla è un pittore amatoriale che ha raggiunte vette contemplative che danno il senso del bello.
L’esposizione ha solamente valore artistico e quindi le tele non sono in
vendita; essa vuole fornire al visitatore l’apprezzamento che si tratta di una
mostra di grande valenza e che la critica darà la giusta collocazione nella
storia”.
Mimmo Nocilla, 65 anni, è
nato a Pietraperzia da Vincenzo Nocilla e Concetta Lorina, quartogenito di
cinque figli. La sua passione per i colori l’ha nel sangue; all’età di 13 anni
creò la prima tela con un pezzo di lenzuolo bianco e quattro listelli di legno.
Si fece comprare dal padre i primi colori base e così nel 1966 nacque la sua
prima opera su tela “Il paesaggio innevato” che lo appeso nella grande camera
da letto dei genitori; ma poi fu regalato al dottor Giovanni Randazzo che si
era recato a casa sua per una banale influenza.
Il grande artista ha frequentato le scuole d’obbligo a Pietraperzia. A
17 anni si trasferì a Torino per lavoro.
A 18 si recò in Francia raggiungendo i suoi fratelli maggiori.
Nel 1970 ritorna a Torino,
assunto dalla Fiat. Nel 1975 si iscrisse al corso triennale delle scuole tecniche di
belle arti.
Nel 1980 contrasse matrimonio
con Enza Spampinato con cui ha avuto due figli:
Giorgio che ha seguito le orme del padre, diplomato all’istituto d’arte Mario
Cascio di Enna e Federica che ha praticato danza per 14 anni e attualmente
inscritta al corso universitario di Scienze della Formazione.
Giuseppe Carà