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mercoledì 29 febbraio 2012

Sospesi i lavori in Chiesa Madre

Ancora appelli per i lavori della chiesa madre

PIETRAPERZIA. E’ stato lanciato un appello per i lavori della chiesa madre, che sono interrotti da quattro anni. L’appello è venuto dal parroco Giuseppe Rabita in occasione  della presentazione  del catalogo delle tele religiose di Pietraperzia, a cui hanno partecipato il vescovo Michele Pennisi ed il prefetto di Enna  Clara Minerva. I lavori di restauro sono stati sospesi inopportunamente. L’assessore regionale a beni culturali aveva finanziato la somma di 663 mila euro, ricavandola  delle entrate che vengono allo stato dal gioco del lotto. Si aggiudicò la gara la ditta Seminara di Gange. RUP (responsabile unico del procedimento) era stato nominato l’ingegner Liborio Calascibetta, mentre direttore dei lavori fu nominato l’architetto Roberto Vigori, entrambi dipendenti della soprintendenza. Il progetto fu redatto dall’architetto Rosa Laura Rinella e l’ingegner Giuseppe Lo Porto; tecnico di fiducia era il geometra Giuseppe Panevino.

I lavori più importanti prevedevano il ripristino speciale della cupola, che presentava segni di grave pericolo; inoltre fu previsto il drenaggio delle acque esterne di contrada Castello, che hanno recato notevoli danni alla struttura della chiesa; si dovevano fare anche lavori di consolidamento ed intervenire in quelle zone della chiesa che presentano instabilità.

Si sono interessati al ripristino dei lavori il sindaco Vincenzo Emma ed il vicario episcopali ai Beni Culturali Ecclesiastici don Pino Paci.

 “La comunità parrocchiale - afferma Don Rabita - si trova in grave disagio, perché la chiesa è la più vasta del paese e della diocesi e vi sono iniziative a valenza cittadina e diocesano. I lavori sono stati sospesi nel Natale del 2007 e non sono stati più ripresi. Ho cercato di mettermi in contatto con la ditta Seminara di Gange aggiudicataria dei lavori e non mi è stato possibile”.

“La Chiesa Madre  - continua don Pino - fu istituita come parrocchia intorno al XIV secolo dai principi Barresi, signori di Pietraperzia che dimoravano nel vicino castello. L'edificio di culto in stile normanno si può individuare nel salone divenuto sala di riunione, in cui sono stati riportati alla luce gli antichi capitelli dell'abside centrale in stile bizantino e nella cortina di mura a secco nello spazio antistante la chiesa della Cateva. Questo primo edificio fu abbattuto per dare posto all'attuale tempio; ciò viene asserito da una scritta posta sulla facciata interna sopra il portone centrale della chiesa dove si legge che i lavori furono iniziati nel 1792. In questa chiesa vennero collocate le tombe gentilizie dei Barresi”.
Don Pino Carà

PIAZZA VITTORIO EMANUELE. I FACINOROSI DELL'AGORA'. SINGOLORE INCIDENTE AUTOMOBILISTICO.

Una macchina a centro piazza




PIETRAPERZIA. In Piazza Vittorio Emanuele, agorà del paese succede di tutto: ieri mattina  alle ore cinque i dieci esercenti che sono andati al aprire i loro negozi con sorpresa e stupore a centro piazza nella zona nord hanno trovato una macchina, una panto rossa, completamente disastrata. La macchina,  come di consueto, era stata posteggiata nel senso discendente di fronte a due esercizi  commerciali ben avviati. Verso le ore 19 la signora C.L., ben nota alla comunità pietrina aveva posteggiata la sua panta rossa, suo colore tipico; quel posto era diventato il suo parcheggio abituale notturno. La macchina è stata tolta alle ore nove dai vigili urbani Vincenzo Messina e Liborio Miccichè, militari di grosso calibro. Ora la macchina è depositata nel parcheggio comunale di contrada Canalicchio - Serre.

       Quando è stata rimossa la macchina era molto disastrata: quasi tutta la fiancata posteriore, due assi delle ruote rotte, la parte anteriore rientrata, le due portiere gravemente danneggiate.

       Guardando la macchina risulta evidente che essa è stata investita con un violento urto, tanto che è salita nel marciapiede contrale ed  è andate a sbattere nella parte opposta in una rigogliosa fioriera di cemento armato. L’investitore scendendo in corsa dissennata ha violentemente urtato la “Rossa”. Del pirata in uno stato di esuberante ebbrezza e della sua macchina nessuna traccia. La zone è completamente servita dalle video sorveglianze della Banca San Michele.

       In un noto bar della Piazza una diecina di giovani commentando il fatto hanno battezzato piazza Vittorio Emanuele non agorà del paese, bensì in “Piazza della Vergogna”; l’appellativo sembra appropriato perché nella sua storia è successo di tutto; a nostra memoria ormai di lungo corso  registriamo cinque morti ammazzati. Ormai tutti parlano di degrado della piazza Vittorio Emanele.
Don Pino Carà

domenica 26 febbraio 2012

SARA IPPOLITO NUOVA SEGRETARIA DEL PARTTO DEMOCRATICO

Sara Ippolito nuovo segretario Pd
 Rinnovo Cariche nel Circolo


Sara Ippolito


Il Nuovo Direttivo


Parla Mario Alloro


Il movimento Femminile

PIETRAPERZIA. Il futuro architetto Sara Ippolito è il nuovo segretario del circolo politico del Partito Democratico di Pietraperzia e sostituisce Giovanni Barrile, che è entrato a far parte della segreteria provinciale.

       L’incontro si è svolto nella sede del circolo di Via Isabella con una nutrita presenza di iscritti. Nella stessa seduta è stato nominato vice segretario il dottor Filippo Rosselli, politologo di sinistra. Si è costituita una Segretaria che risulta formata da Antonio Di Gloria (ideologo e pragmatico del partito), Giuseppe Biondo, Eusebio Castellano, Filippo Chiolo e Maurizio Di Gloria, quest’ultimo fa parte anche del comitato provinciale.

       Il direttivo è stato eletto nel 2010, ma nel clima di rinnovamento alcuni sono usciti ed altri stanno entrando, quindi l’assetto è in divenire.

       Sara Ippolito di 23 anni, ha conseguito la maturità scientifica al liceo Pietro  Farinato di Enna ed attualmente studia architettura all'università Kore. Fa parte dei gruppi giovanili del mondo salesiano  ricomprendo cariche di responsabilità ed è una abile nuotatrice.  Di grande spessore politico è stata nominata nel clima del rinnovamento.

       Il vicesegretario Filippo Rosselli ha 28 anni, è laureato in scienze politiche e sta conseguendo la specializzazione in scienze politiche pubbliche e servizi sociali.

       All’incontro ha dato la presenza il segretario provinciale Mario Alloro e la responsabile del movimento femminile provinciale Alice Albanese.

       “Ho accettato  questo impegno politico – dichiara la neo segretaria - perché nella nostra realtà locale c’è bisogno un rinnovamento politico che possiamo portale solamente noi giovani nonostante  i nostri limiti  dell’esuberanza ed anche dell’inesperienza; abbiamo una classe in prevalenza giovanile e rinnovata, con una presenza femminile paritaria. Noi vogliano rinnovare la realtà del nostro paese e dare dinamica alla vita politica ed amministrativa.

       “Il Partito Democratico – afferma il segretario provinciale Mario Tedesco – è l’unico ad essere organizzato ed è presente in tutti i venti comuni della provincia. Siamo forza rinnovata ed attiva. Stiamo lottando tenacemente contro la desertificazione che sta riducendo servizi primari per la persona e la comunità”.

       “Fare politica  - ha dichiarato la dottoressa Alice Albanese – significa sposare i problemi della realtà locale, impegnandosi attivamente e se necessario portando avanti le battaglie a favore della dignità sociale”.

       “Noi portiamo la solidarietà – ha dichiarato l’ex segretario Giovanni Barrile – ai 70 giovani del Call Center che hanno perduto il posto di lavoro ed alla ditta mortificata da un vile e devastante atto di barbarismo contro il paese”.

        Il politologo Filippo Rosselli ha chiuso dicendo: “Questo cambio di segreteria ci porta ad avere coinvolto forze frasche attive che porteranno al paese quel dinamismo necessario,  che è stato mortificato da un nero amorfismo”.

Don Pino Carà

sabato 25 febbraio 2012

Messaggio di Madjugorje 25 febbraio 2012


"Cari figli! In questo tempo in modo particolare vi invito: pregate col cuore. Figlioli, voi parlate tanto ma pregate poco. Leggete, meditate la Sacra Scrittura e le parole scritte in essa siano per voi vita. Io vi esorto e vi amo perché in Dio troviate la vostra pace e la gioia di vivere. Grazie per aver risposto alla mia chiamata”. 

  
 La Madonna, Madre di Gesù e Mamma nostra, nel suo messaggio fa riferimento al cammino della
"Quaresima" che è la preparazione alla solennità della Pasqua; quindi è tempo di preghiera "Forte" e tempo favorevole di conversione e riconciliazione col Divino. 

Convertirsi significa orientare la propria vita mettendo Dio e la Sua Volontà nel proprio vissutoquotidiano.
L'orientamento e la conversione verso Dio ci porta a liberare il nostro cuore dagli
idoli che hanno sostituito Dio: denaro, potere, sesso e tante altre cose.  Il messaggio della Madonna ci esorta ad amare e meditare la Sacra Scrittura che è incarnazione della Parola di Dio; essa ci insegna
a vedere Cristo in ogni fratello. Dio, dunque, è Padre di Misericordia e Padre di tutti.  Maria nel suo messaggio ci esorta a vivere il nostro cammino spirituale con concretezza di opere e non coninutile verbalismo. 
La conclusione del messaggio ci porta ad amare Dio con tutte le nostre
forze non tralasciando l'amore verso il prossimo.
  La dimensione della nostra vita spirituale che ha per fondamento la comunione, sbocca nell'amore di Dio con noi stessi e con i fratelli.

Ave Maria!

Pregare Per Gli Animali

Scusami Maria!
AVEVO LETTO TRIDUO PER GLI ANIMALI).
Riflessioni da un banale errore.

Maria Maistrini
Carismatica
del gruppo "Pregate con me"



Il Lupo di Gubbio



Interessante l’iniziativa di Maria Maistrini (Carismatica di elevata contemplazione) di pregare per tutti gli animali  affinché gli altri animali uomini li lascino in pace.

Certamente MARIA nel pregare per gli animali ha pensato a quegli uomini, che fatto salvo il battesimo agiscano in una stato di digrado che porrebbero esser chiamati “animali della foresta”.

Ringrazio Maria che da anima Mistica e da francescana si è ricordato  che oltre al lupo di Gubbio vi sono tanti altri animali.

Affermava Marineti che gli uomini iniziarono un  percorso da animali per diventare ragionevoli   ma si sono fermati a metà strada: mezzi uomini e mezzi animali.

La nostra antropologia dove è arrivata? Se siamo sensibili per un cucciolo che soffre per l’altro animale uomo della foresta che facciamo; ma noi siamo veramente uomini?

Con molta stima.

Don Pino


Rinviato consiglio comunale sul vile atto di devastazione al Call Center

Salta consiglio comunale sull’ordine pubblico



PIETRAPERZIA. Salta la trattazione del problema dell’ordine pubblico in consiglio comunale, che era al primo puto all’ordine del giorno. Avrebbero dovuto essere presenti la deputazione nazionale e regionale, i vertici delle forze dell’ordine  e la ditta che ha ricevuto la smacco di aver avuto distrutto la postazione del Call Center che era allocata nei locali comunali del centro commerciale.

       Purtroppo è avvenuto l’irreparabile: i 70 operai sono stati licenziati e la ditta che lavorava per Telecom Italia ha sancito la chiusura.

       La signora Rosaria Pulvirenti amministratore delegato della società ha lasciato aperto uno spiraglio in uno di tanti incontri che sono stati consumenti sul caso ed ha lanciato un accorato messaggio: “Mettetemi in condizione di aprire! Io amo questi giovani come miei figli  e quindi la tragedia che stanno vivendo anche loro è la nostra grande sofferenza. Come ditta certamente non ci inchineremo a ricatti anche a chiudere le nostre iniziative di lavoro”.

       I problemi che si pongono sono: la sicurezza dei locali con moderni mezzi di controllo  e sostenere la ditta a riprendere le attività. Enorme il danno: sono stati distrutti i monitor e la centralina di controllo. Per entrare in pareggio la ditta che ha investito ha notificato che ci vogliono tre anni di attività.

       Per il vile atto criminale il paese è in stato di agitazione e preoccupazione e da tutti si impetra più sicurezza nella vivibilità del proprio vissuto quotidiano.

       Un lavoro di avanguardia per ribaltare il problema è stato lanciato dai giovani di Polites, che si sono attivati a tutto campo. Dopo un incontro con la presenza di esponenti della Chiesa, della politica, dei sindacati e delle organizzazioni delle classi sociali, hanno deciso di costituire un comitato di studio permanente su questo problema.

       “Nel territorio – afferma don Pino Rabita vicario foraneo - opera una presenza malavitosa, riconducibile alle caratteristiche dell’antica mafia. L’omertà di gran parte dei cittadini e lo sfilacciamento delle forze sane del paese, spesso caratterizzate da sciocchi campanilismi ed individualismi - che rendono impossibile persino il dialogo - hanno ridotto il paese ad un degrado tale, che non è eufemismo parlare di miseria culturale e sociale. Lancio un appello affinché non si vanifichi la speranza e che le forze sane si attivino per far nascere una cultura della legalità ed una città migliore dove la persona umana sia al centro di ogni azione”.

Don Pino Carà

Antonio Bevilacqua sui fatti criminali

Antonio Bevilacqua portavoce di Polites sui fatti criminali


Antonio Bevilacqua portavoce di Polites sui fatti criminali


PIETRAPERZIA. Recrudescenza di fatti criminali che tengono nella morsa della paura il paese. Ormai nessuno si sente sicuro per questi avvenimenti gravi perpetrati da malavitosi che vogliono tenere in ginocchio la comunità. La lotta tra forze dell’ordine e  criminali  è all’ultimo sangue. Tanti casi sono stati risolti e segnalati alla magistratura e sono sotto segreto istruttorio.

       “Sono avvenuti tanti casi – dichiara Antonio  Bevilacqua -   con una frequenza costante in cui la comunità è stata turbata ed è rimasta sbigottita. Oltre i furti nelle abitazioni e nelle campagne vi sono episodi che portano a pensare ad un grave degrado, dovuto a presenze malavitose che tengono in scacco il territorio. Voglio ricordare gli atti criminali più emblematici: La grave tragedia del call center che ha messo sul lastrico 70 giovani lavoratori e che ha violentato il paese brutalmente. Mi trovo in sintonia con il senatore Crisafulli che ha definito l’atto “intimidatorio e ricattatorio”. In viale Marconi fu incendiato e distrutto un negozio di fiori  la notte prima dell’inaugurazione. In piazza Vittorio Emanuele è stato incendiato e distrutto il contenitore automatico esterno di sigarette. In corso Umberto è stato distrutto uno studio fotografico di consolidata esperienza, che aveva portato a livelli alti la qualità delle foto. In contrada Pozzillo fu incendiato e distrutto un capannone di un impresario edile, che faceva lavorare numerosi giovani; il proprietario è una persona di elevata dignità sociale. Completamente distrutta la sala giochi del bowling di viale Marconi poco prima che venisse inaugurato, mettendo fuori servizio alcuni giovani che dovevano dare l’avvio. Non sono mancati in questo contesto incendi di macchine con matrice dolosa”.

       “I nostri concittadini – conclude Antonio Bevilacqua – sono angosciati per questi fatti gravi che distruggono posti di lavoro ed impediscono che altri nascano. Noi facciamo appello per una sinergia generale: si esca dall’egoismo dell’omertà e ci si avvii ad una nuova primavera per la rinascita del paese”.

Don Pino Carà

giovedì 23 febbraio 2012

PIETRAPERZIA ADERISCE AL DISTRETTO DELLE MINIERE

Consiglio comunale
Distretto Turistico Delle Miniere


PIETRAPERZIA. Il consiglio comunale convocato in seduta ordinaria  ha inserito due punti con procedura d’urgenza: 1) Riduzione fascia di rispetto cimiteriale; 2) Esame ed approvazione adesione temporanea distretto turistico tematico denominato “distretto turistico delle miniere”. E’ stato rinviato il primo punto all’odg che recita: “analisi problematiche occupazionali dei lavoratori del Call Center di Pietraperzia”. Per la giunta presenti: Vincenzo Emma, Paolo Di Marca e Pino Miccichè. Consiglieri di maggioranza. Rosa Maria Giusa, Veronica Bellomo, Francesca Calì, Filippo Spampinato, Salvatore Di Calogero, Germano Bonincontro Salvatore Messina, Filippo Bonanno, e Salvatore Calì, assente il capogruppo Luigi Guarneri, Per l’apposizione: Enza Di Gloria,  Franco Di Calogero, Salvatore  Tomasella e Antonino Di Gregorio, assente Giovanni Pititto.    

       Dopo  il rinvio del punto sull’ordine pubblico Il consigliere di apposizione Franco Di Calogero ha rilevato che per i punti da trattare non c’erano i motivi d’urgenza e chiedeva la chiusura della seduta. Messa ai voti la proposta Di Calogero veniva bocciata con nove voti contrari e quattro favorevoli.

       Il consiglio ha approvato la riduzione della fascia di rispetto cimiteriali. Quindi è possibile costruire a 50 metri dal luogo sacro. Questa è una zana che prevede la costruzione di impianti sportivi ed insediamenti artigianali e commerciali. La delibera resa immediatamente esecutiva prevede anche che la nuova variante venga inserita nel nuovo piano regolatore.

       La seconda deliberazione comprende l’adesione  al “distretto turisti delle miniere”, che comprende 32 comuni, 44 aziende private, le camere di commercio di Pietraperzia ed Agrigento  e le associazioni datoriali, confesercenti per il turismo, confindustria  e federalberghi di confcommercio.
       Il distretto turistico delle Miniere coinvolge gran parte delle amministrazioni comunali ricadenti nel bacino gessoso solfifero della Sicilia centro meridionale che presenta, ancora prepotentemente visibili, siti delle strutture minerarie abbandonate, a causa delle note vicende storiche ed economiche del secondo dopoguerra. Tale ambito territoriale  di 2.413,62 Kmq comprende i territori delle province di Enna, Pietraperzia ed Agrigento e può connotarsi quale importante sede di siti di archeologia industriale, oltre che di importanti siti archeologici delle civiltà preelleniche e nonché attrattorì turistici dl grande rilevanza per il rilancio dei flussi turistici nella zona. Inoltre la popolazione residente in queste zone  è accomunata da valori tradizionali usi e costumi collegabili alle condizioni economico-sociali venutesi a determinare prima con lo sviluppo e successivamente con la decadenza della produzione mineraria. Il distretto si propone di incrementare il turismo nella zone e promuovere le strutture ricettive, i servizi e le infrastrutture volte al miglioramento dell’offerta turistica.

Don Pino Carà

TANTI ATTI SCELLERATI FIACCONO LA COMUNITA' 22-02- 2012

Call center. Antonio Bevilacqua portavoce di Polites sui fatti criminali


PIETRAPERZIA. Recrudescenza di fatti criminali che tengono nella morsa della paura il paese. Ormai nessuno si sente sicuro per questi avvenimenti gravi perpetrati da malavitosi che vogliono tenere in ginocchio la comunità. La lotta tra forze dell’ordine e  criminali  è all’ultimo sangue. Tanti casi sono stati risolti e segnalati alla magistratura e sono sotto segreto istruttorio.

       “Sono avvenuti tanti casi – dichiara Antonio  Bevilacqua -   con una frequenza costante in cui la comunità è stata turbata ed è rimasta sbigottita. Oltre i furti nelle abitazioni e nelle campagne vi sono episodi che portano a pensare ad un grave degrado, dovuto a presenze malavitose che tengono in scacco il territorio. Voglio ricordare gli atti criminali più emblematici: La grave tragedia del call center che ha messo sul lastrico 70 giovani lavoratori e che ha violentato il paese brutalmente. Mi trovo in sintonia con il senatore Crisafulli che ha definito l’atto “intimidatorio e ricattatorio”. In viale Marconi fu incendiato e distrutto un negozio di fiori  la notte prima dell’inaugurazione. In piazza Vittorio Emanuele è stato incendiato e distrutto il contenitore automatico esterno di sigarette. In via Don Bosco fu incendiato il centro di revisione macchine dopo qualche giorno dell’apertura. In corso Umberto è stato distrutto uno studio fotografico di consolidata esperienza, che aveva portato a livelli alti la qualità delle foto. In contrada Pozzillo fu incendiato e distrutto un capannone di un impresario edile, che faceva lavorare numerosi giovani; il proprietario è una persona di elevata dignità sociale. Completamente distrutta la sala giochi del bowling di viale Marconi poco prima che venisse inaugurato, mettendo fuori servizio alcuni giovani che dovevano dare l’avvio. Non sono mancati in questo contesto incendi di macchine con matrice dolosa”.

       “I nostri concittadini – conclude Antonio Bevilacqua – sono angosciati per questi fatti gravi che distruggono posti di lavoro ed impediscono che altri nascano. Noi facciamo appello per una sinergia generale: si esca dall’egoismo dell’omertà e ci si avvii ad una nuova primavera per la rinascita del paese”.

Don Pino Carà

Call Center. Consiglio Comunale.22 - 02 -2012

Oggi consiglio sul Call Center


PIETRAPERZIA. Sta sera alle ore 19 consiglio comunale con all’ordine del giorno: “analisi problematiche occupazionali dei lavoratori del Call Center di Pietraperzia”.
       Il consiglio è stato convocato in sintonia dalla presidente Maria Rosa Giusa di  comune intesa con il sindaco Vincenzo Emma e l’amministrazione comunale.
       “Per questa sera -dichiara il sindaco Vincenzo Emma – abbiamo invitato tutta la deputazione nazionale e regionale eletta nella provincia di Enna: il senatore Mirello Crisafulli, l’on. Ugo Maria Grimaldi, l’on Elio Galvagno, l’on. Salvatore  termine e l’on. Paolo Colianni. Inoltre ho invitato il colonnello dei carabinieri Baldassarre Daidone, il capitano della compagnia di Piazza Armerina Rosario Scoto Di Carlo ed il luogotenente della stazione locale Pasquale Tumminaro. E’ ovvio che la seduta è aperta a tutte le forze sociali operative nel paese”.
       “Subito dopo il fattaccio – continua il Sindaco – oltre ad essere presente nella sede del Call Center, in municipio ho incontrato i 70 dipendenti che lavorarono nella postazione. La nostra presenza come amministrazione si muove sul rafforzamento dell’ordine pubblico, la riapertura del call center  e compatibilmente con il bilancio daremo il supporto per la riprese”.
       “Ancora una volta – conclude l’illuminato primo cittadino – torniamo a stigmatizzare l’atto nefando e dichiariamo che è stata una mascalzone contro i giovani lavoratori e contro il paese. Io già ho avviato alcune intese con industriali esterni per una realtà lavoro nel nostro paese. Questa criminalità ci porta indietro nel tempo i cui effetti nefandi sono stati la caduta totale dell’economia locale. Ci fa pensare che di tanti atti scellerati e criminosi non riaffiora niente. Paura e stupore stanno danneggiando il cammino positivo della nostra comunità che ha esigenze per riemergere”.
       “ Ho concordato un’azione comune – dichiara la presidente Rosa Maria  Giusa –  con l’amministrazione e quindi comprendiamo la gravissima situazione del momento; quindi non ci risparmieremo per lottare per il trionfo della legalità”.
Don Pino Carà

Concerto della banda del maestro Salvatore Chiolo

Concerto della banda del maestro Salvatore Chiolo

PIETRAPERZIA. Grande  successo ha avuto il 20 ° concerto della banda musicale del maestro Salvatore Chiolo, che si è tenuto in  Piazza Vittorio Emanuele. Presente una marea di persone.  Ha presentato i brani musicale la dottoressa Liviana Chiolo.  L’assessore Paolo Di Marca ha consegnato una targa al maestro Salvatore Chiolo ed al suo complesso bandistico, mentre il presidente dell'associazione Giuseppe Chiolo ed il Vice Presidente Giuseppe Sollima, hanno consegnato una targa ricordo ed un omaggio floreale a Daniela Rizza. I brani eseguiti sono stati:  marcia “Santa Celia” del maestro Maurizio Cancelli; la trionfale dell’Aida di Giuseppe Verdi; “La Dama del Vento” del maestro Flavio Bar; Libertango del maestro Astor Piazzolla; Valzer di Strauss; “Valzer dei fiori” di Ciaikowski; “the lion sleeps tonights” di Weiss; Moment for Morricone di Ennio Morricone; l’inno di Mameli a ricordo del 150° anniversario dell’Unità d’Italia; Sicilia Ridente del maestro  Renato Soglia.
La banda è formata da 42 elementi e sono: Simona Drogo,Vincenzo Marotta, Alessio Russo, Davide Sollima, Giuseppe Sollima, Samuel Di Gloria, Paolo Di Prima, Valentino Centonze, Iris Di Gloria, Emanuele Miccichè, Rosa Emma, Simone Monica, Pietro Palascino, Rocco Micciche, Pino Chiolo, Andrea Chiolo, Loris Costa, Filippo Adamo, Adriano Russo, Carmen Amico, Filippo Drogo, Giuseppe Emma, Riccardo Corvo, Nobile Russo, Giuseppe Giarrusso, Filippo Emma, Giovanni Fabio, Calogero Carità, Vincenzo Bongiovanni, Felice Di Calogero, Davide Micciche, Filippo Chiolo, Davide Santagati. Domenico Vasapolli, Vincenzo Ferro,
Fipponeri Vasapolli, Vincenzo Amico, Silvana Lipani, Vincenzo Chiolo, Vincenzo Bongiovanni, Santino Privitera e Pio Crisafi.
“ L’associazione complesso bandistico “città di Pietraperzia”, - dichiara il maestro Salvatore Chiolo -  in questi anni di attività si è sempre prefissata un obiettivo: quello di educare i giovani all’arte della musica, svolgendo l’attività concertistica, partecipando a raduni, rassegne musicali per banda organizzata sia a livello provinciale che regionale”.
Il maestro Salvatore Chiolo  ha conseguito il diploma di tromba presso il conservatorio Vincenzo Bellini di Catania ed ha frequentato diversi corsi di formazione per compositori e per direttori. Inoltre oltre alla già impegnativa  attività di direttore della banda  musicale insegna educazione musicale negli Istituti Scolastici Statali della Sicilia.
Don Pino Carà

DANIELA RIZZO DOTTORESSA DI TALENTO PREMIATA ALLA KORE DI ENNA

La Dottoressa Daniela Rizzo premiata all’università Kore di Enna per l’impegno e la regolarità nello studio premiano.



PIETRAPERZIA. La Dottoressa Daniela Rizzo premiata all’università Kore di Enna per l’impegno e la regolarità nello studio premiano.

Nella giornata di venerdì 17 febbraio 2012 alle ore 10,30 presso l’Auditorium dell’Università Kore di Enna, nella facoltà d’ingegneria,  si è svolta la premiazione degli studenti universitari meritevoli ed in regola con le materie del proprio corso di studio, all’interno del programma di incentivi “Per il tuo futuro facciamo a metà” che prevede il rimborso di metà della retta universitaria, a secondo dei CFU (crediti) acquisiti con le varie materie sostenute, premiando quindi i più bravi e costanti nello studio .

Fra i tanti studenti universitari premiati, anche la pietrina Dott.ssa Daniela Rizza, laureata da pochi mesi in Giurisprudenza Magistrale a Ciclo Unico, con ottima votazione, la quale ha raggiunto l’ambito traguardo con regolarità nei cinque anni previsti dal suo corso di Laurea, studiando costantemente e con impegno: inoltre nel corso della sua carriera da studentessa universitaria ha anche conseguito un’altra laurea in Scienze Giuridiche.

La dott.ssa Daniela Rizza, praticante forense per l’albo degli avvocati del Foro di Enna, dichiara: “Nella vita lo studio è importante ed in special modo per coloro che intraprendono il cammino verso la professione forense; infatti  anche quando si è tagliato l’ambito traguardo della laurea, non si smette mai di  studiare e di apprendere: bisogna tenersi costantemente aggiornati, visto che le discipline giuridiche sono in continua evoluzione”.

La cerimonia di consegna degli assegni, è stata presieduta dal magnifico rettore Gianni Puglisi, il quale ha elogiato tale iniziativa, ideata quattro anni fa dalla Kore, e seguita a ruota da altri atenei italiani; questa iniziativa non fa altro che  incoraggiare la regolarità degli studi e questa è una nota  positiva. Presenti all’iniziativa erano il presidente Cataldo Salerno ed il  direttore generale Salvatore Berrittella.

Giuseppe Carà

CARNEVALE DEI BAMBINI 2012

Il Carnevale dei bambini 2012









PIETRAPERZIA. Un ruolo importante nella celebrazione di Re Burlone hanno avuto  i bambini che hanno sentito in modo particolare il fascino dei costumi sempre nuovi e sempre belli. Per i bambini ed  i ragazzi sono stati molto solerti gli insegnati dell’istituto comprensivo Vincenzo Guarnaccia che hanno realizzato una sfilata di qualità in Piazza Vittorio Emanuele. Non è mancata anche la serata organizzata dalla Pro Loco e dalla Società Regina Margherita. Sabato pomeriggio il gran salone della  società è stato strapieno di bambini, che tra balli e danze hanno trascorso un lieto pomeriggio. I genitori come sempre non cessano di sacrificarsi per i loro piccoli  e rendere vivibile e gioiosa la vita di ogni giorno. Il presidente della Marghera Calogero Buccheri si è onorato di offrire ai ragazzi uno spuntino di dolci  con gustose bibite e poi in allegria con Re Burlone è proseguita la serata. Di particolare rilievo è stata la gita organizzata dalla Pro Loco domenica pomeriggio, che ha visto 100 pietrini bearsi dalle qualificate maschere  di Regalbuto, dove da anni si celebra un favoloso Carnevale.
       Stasera serata clou in Pazza Vittorio Emanuele canti e balli in un clima di esuberante goliardia.
        Per la Pro Loco sono stati sulla cresta dell’onda in questo Carnevale la presidente Alessia Falzone ed il segretario Gianluca Miccichè.
       Il motto di questo carnevale ed po’ di tutte le feste è: “Sobrio ma bello”. Con trastulli ed allegria il Carnevale chiude i battenti, aprendo alla quaresima con la giornata delle Ceneri di domani che vede i cattolici praticare  il digiuno e l’astinenza delle carni.
Don Pino Carà

domenica 19 febbraio 2012

I FRATELLI STURZO A CONFRONTO DI MICHELE PENNISI


Consigli reciproci e divergenze di pensiero emergono dall’epistolario



Fratelli Sturzo
a confronto

La figura di don Luigi Sturzo, fondatore del Partito Popolare Italiano, è ben nota come esponente di primo piano del movimento cattolico-sociale italiano e per la mole delle sue opere scritte soprattutto durante il periodo dell’esilio.

Non la stessa cosa si può dire per suo fratello, monsignor Mario Sturzo, vescovo di Piazza Armerina dal 1903 al 1941, del quale si è appena celebrato il 150° anniversario della nascita. Egli è stato una figura poliedrica: vescovo, filosofo, poeta, maestro di spiritualità, uomo di profonda cultura, radicato nella tradizione ecclesiale ma anche aperto al dialogo con la società contemporanea.

Dei rapporti di Luigi con il fratello Mario esiste un raro scritto pubblicato in inglese nella «Dublin Review» nell’ottobre 1930. Scrive Luigi: «È la prima volta che mi induco a scrivere su mio fratello. La nostra vita può dirsi la più unita spiritualmente, ma nella realtà la più distinta e distaccata. Egli più grande di me di dieci anni mi è stato sempre oltre che fratello carissimo, consigliere e guida. Ma d’altro lato è più di 27 anni che viviamo lontani; io nella vita politica e negli studi di scienze sociologiche e storiche, egli nell’attività pastorale, come vescovo di una ben larga diocesi siciliana. La libertà di spirito e la sincerità di tratto, nella quale siamo stati educati, ci ha fatto guardare la reciproca attività con un senso critico impersonale; e la esperienza così diversa di ciascuno ci è servita (a me moltissimo) per integrare la propria esperienza».

Non è possibile comprendere separatamente i due fratelli formatisi nel periodo del pontificato leoniano. Mario fu soprattutto influenzato dall’enciclica Aeterni Patris del 1879 che lo portò a interessarsi del rinnovamento della filosofia cristiana, mentre Luigi ebbe come punto di riferimento soprattutto la Rerum novarum, ma ambedue nutrirono interessi culturali, sociali e pastorali tesi al rinnovamento della presenza dei cattolici nella società.

Mario ebbe un influsso particolare nella maturazione della vocazione sacerdotale e sulla formazione intellettuale e spirituale del fratello minore, di cui durante il periodo seminaristico a Caltagirone fu professore, rettore del seminario e direttore degli studi. Luigi ancora diciottenne tenne il sermone in occasione dell’ordinazione sacerdotale del fratello il 22 settembre 1889 nel quale insistette soprattutto sulla «sovrana bellezza del sacerdozio cattolico» e sulla dignità del presbitero visto come mediatore tra Dio e gli uomini. Fu poi Mario a tenere il panegirico per l’ordinazione presbiterale di Luigi, il 19 maggio 1894, sottolineando la missione pastorale del prete soprattutto nei confronti dei giovani indicandogli come modello san Filippo Neri. Mario inoltre collaborò con il fratello minore scrivendo bozzetti e romanzi a puntate di ispirazione democratico cristiana sul periodico «La Croce di Costantino» fondato e diretto da Luigi.

I fratelli si sono scambiati alcune migliaia di lettere soprattutto tra il 1924 e il 1940 nel periodo in cui Luigi era in esilio, che sono state pubblicate in cinque volumi. Ce ne sono ancora diverse centinaia inedite tra il 1894 e il 1924. Da queste emerge, pur nella differenza delle loro personalità e delle loro storie personali, la profonda spiritualità, la comune ansia di santità, la grande apertura intellettuale e la carità pastorale che li portò ad approfondire la rilevanza culturale e sociale della fede vissuta all’interno della Chiesa.

Non sempre i due fratelli andarono d’accordo. In una conferenza, tenuta il 25 maggio 1902 al circolo cattolico di Palermo per commemorare la Rerum novarum, Luigi aveva detto: «La giustizia (...) è una virtù basata sopra un principio fondamentale della natura umana, precisato e determinato dai rapporti che ci legano ai nostri simili, l’amore del prossimo; il quale amore, nella sua ragione intrinseca, non è utilità che viene da noi, non è simpatia di sentimento, non attrazione di cuori, ma uguaglianza di natura razionale, di principio e di finalità che ha necessario rapporto con Dio; l’amore di Dio genera l’amore del prossimo». Nella stessa conferenza Sturzo addebita la responsabilità di una concezione della società basata sull’egoismo alla privatizzazione della religione e all’esclusione della morale cristiana dalla società: «Non è meraviglia se la società oggi non si adagia in nessuno dei partiti che spiegano la bandiera della giustizia sociale: la giustizia nella sua essenza manca. Manca, perché manca l’amore del prossimo; e questo non vi è perché manca l’amore di Dio; e l’amore di Dio non vi è né vi può essere, perché della religione si è voluto fare un rapporto solamente privato di coscienza, e non sociale; la religione è stata esclusa dalla società».

Se Luigi Sturzo più portato all’impegno concreto, accentua l’unione fra giustizia e carità, il fratello Mario, arrivato al sacerdozio dopo gli studi universitari di giurisprudenza e più portato all’analisi teorica, in una lettera al fratello del 4 giugno 1902, sottolinea: «Scrivo per farti notare una inesattezza nel tuo discorso, che vorrei corretta sugli estratti, corretta ad ogni costo, (...). La giustizia non può confondersi con la carità; sono due virtù distinte; (...). La giustizia non so se possa rigorosamente dirsi basata sull’amore del prossimo; ma essa parrebbe invece basata sul debito cioè sui rapporti fissati dalla natura e dalle convenzioni, che danno a ciascuno il diritto e perciò a ciascuno il dovere (...) Onde, secondo me, potrebbe aversi giustizia senza carità! Prestare perché si riconosce il debito, ma non perché si ama».

Nonostante Mario esortasse il fratello minore a correggere il testo, Luigi non lo fece. È interessante però che Mario, nominato vescovo di Piazza Armerina nel 1903, nella sua prima lettera pastorale alla diocesi sembra dar ragione al fratello Luigi. Scrive infatti: «È da considerare che la giustizia, quand’anche valesse a vincere l’egoismo, sola non basterebbe a regolare tutti i rapporti dei consociati. (...) Rapporti che, scaturendo dalla convivenza di uomini liberi e rispondendo all’ampiezza dell’umana attività e libertà, dovendo pel bene comune soggiacere a una legge, vogliono che questa legge sia ampia, regolatrice non coercitrice della libertà, e che possa, ordinando, agevolare, non restringere, l’attività umana. Quest’altra legge, che sia ampia quanto la libertà umana, che comprenda tutti i rapporti dei consociati, che valga ad animare ed integrare la legge della giustizia, è chiaro che non potrebbe essere che la legge dell’amore». Dava in qualche modo ragione al fratello Luigi che in tutti i suoi scritti posteriori, basandosi sul magistero pontificio, sentì come sua missione quella di introdurre la carità nella vita pubblica e di indire quella che chiamò «la crociata dell’amore nella politica».

  Michele Pennisi