Alienazione di beni comunali
ROSA MARIA GIUSA PRESIEDDNETE DEL CONSIGLIO COMUNALE
DELL'AMMINISTRAZIONE ENZO EMMA
PIETRAPERZIA. Il consiglio
comunale ha ratificata la delibera di giunta municipale per alienazione di
alcuni beni che appartengono al Comune per un valere di due milione e 901 mila
euro. Hanno votato a favori i nove consiglieri di maggioranza: Rosa Maria Giusa
che ha presieduto il consiglio, Veronica Bellomo, Germano Bonincontro, Francesca Calì, Salvatore Calì, Salvatore Di
Calogero, Luigi Guarneri, Antonio Messina detto Totò, Filippo Spampinato; assente Filippo Bonanno
per una missione nel Regno Unito. Hanno votato contro i consiglieri di
opposizione Franco Di Calogero capogruppo, Enza Di Gloria e Salvatore Tomasella
perché non avevano ricevuto per tempo i documenti; assente Giovanni Pititto e Antonio
Di Gregorio. Verranno alienati 1) Terreni ex Flavia Martinez per 329 mila euro
siti in contrada Fondachello, Malanotte, Oliva, Monte Grande, Costa D’Ape,
Vallone dell’Oro, Runzi, Menta, Marano e Misteci; 2) Delegazione Comunale di
contrada Madonnuzza, per un milione e 54 mila euro; 3) Centro Commerciale di Via
Rosario Nicoletti, per un milione 284 mila euro; 4) Mattatoio di Via Enna e Largo Canale, per
374 mila euro. Presenti il sindaco Vincenzo Emma, e gli assessore Paolo
Giuseppe Di Marca e Giusy Rindone. La delibera è stata dichiarata immediatamente
eseguibile.
Gli immobili possono essere alienati senza necessità di variante allo
strumento urbanistico generale; quindi mantenendo l’attuale destinazione urbanistica
e fatto salvo l’immobile ubicato in via Diego Messina adibito a Delegazione
Comunale”. I terreni, inseriti in un apposito elenco insieme agli edifici,
hanno diverse “caratteristiche”: seminativo, uliveto mandorleto, con
piantagioni di fichidindia e terreni
adibiti a pascolo. Il piano di vendita avrà la sua efficacia per il nel
triennio 2013-2015.
La presidente Giusa nella sua comunicazioni ha richiamato i consiglieri
all’osservanza del regolamento consiliare
ed al rispetto della dignità di persona.
Giuseppe Carà