Le ex allieve salesiane in
visita ai carcerati di Enna.
IL TEAM DEI VISITATORI
PIETRAPERZIA. Nel contesto delle iniziative
filantropiche le ex allieve salesiane sono state in visita ai carcerati di Enna
animando una liturgia da padre Renato dell’Acqua,
dei carmelitani scalzi. I canti sono stati animati dalla scuola cantorum San
Giuseppe di Enna. Il gruppo pietrino ammesso alla visita è stato formato dalla
presidente Lucia Rindone in Taibi, Franca Zarba, Sara Cannata, Lucia Rindone, Mariella
Vinci, suor Amalia Mulè, Suor Venerina Castorino, Graziella Scalieri, Piera
Pinelli e Filippina Corvo.
“Quest’anno a conclusione delle attività
– dichiara la presidente Lucia Rindone -
abbiamo deciso di visitare il luogo in cui la «pena da scontare» è spesso
soltanto pianto e disperazione. Ci ha accolto la Casa Circondariale di
Enna per celebrare l’Eucarestia: è stato
come un fascio di luce che dirada l’oscurità. Ad Enna ci hanno accolto padre
Giacomo Zangara e il comandante del presidio di Polizia Penitenziaria.
Abbiamo consegnato alle guardie i dono per gli ospiti della casa circondariale:
magliette estive di colori vivaci unite
ad un buon numero di asciugami soffici e morbidi”.
“All’arrivo del folto numero
di detenuti, che ha voluto partecipare a questo momento di preghiera, - afferma
suor Venerina Castorino - abbiamo
sperimentato il senso più vero della Chiesa che si fa comunità e che cammina
con noi sulle vie della speranza e della salvezza”.
Padre Giacomo così ha
introdotto la Liturgia: «La vita dell'uomo è un lungo, incessante apprendistato
dell'amore e della bontà. Facciamo
dell’amore fraterno la scelta di vita”.
«Tante volte ci sembra che la vita si
trasformi in un vicolo cieco, senza soluzioni;
- ha detto don Renato Dell’Acqua nell’omelia della liturgia religiosa –
Oggi per le esperienze e per gli stati d’animo che viviamo, Dio ci dice che la
strada può sempre essere riaperta. La nostra vita non trascorra senza la possibilità
che qualsiasi esperienza possa diventare una lezione per vivere meglio. In
questo la fede è sempre un valore insostituibile».
A conclusione Suo Amalia si è
rivolta direttamente agli ospiti della
struttura affermando: “Non rinunciate alla speranza, per assicurare a ciascuno
la vicinanza di Maria Ausiliatrice e per dire
che Don Bosco vi guarda e invoca per
voi misericordia e la comprensione del buon Dio”.
A conclusione la presidente
Lucia Rindone ha osservato: Qualcuno ha pianto, altri hanno chinato il capo,
molti sono rimasti ai margini, ma nessuno è rimasto indifferente. Abbiamo
ricevuto in cambio un lungo applauso e nel distribuire il segnalibro con
l’immagine di Maria Ausiliatrice ci siamo scambiati tante strette di mano;
abbiamo assicurato a tutti una preghiera”.
Giuseppe Carà