Sitin di protesta contro
l’amministrazione comunale
I LEADER DEL SITIN
LA METAFORA FUNERARIA
PIETRAPERZIA. Sitin di protesta contro
l’amministrazione comunale. La protesta è stata fatta dal movimento cinque
stelle, dal Partito Democratico e dei cinque consiglieri dell’opposizione.
La causa della protesa è nato da un tazebao oscurato
dai vigili urbani e da due multe di 413 euro ciascuno prese al partito democratico
ed ai cinque consiglieri dell’apposizione.
La
scritta dal tazebao aveva riferimento
alla discarica di contrada canale ed ad una fogna a cielo aperto. Il gruppo ha
allestito una scritta funebre dove si legge: “Qui muore la democrazia” ed in
metafora cento lumini accesi. Numerose le adesioni di cittadini alla
manifestazione.
La discarica del canale ha funzione di
passaggio; infatti in giorni prestabili i cittadini dovrebbero consegnare gli elettrodomestici
dismessi; purtroppo non mancano gli abusi e quindi si trova anche materiale inquinante
come serbatoi di eternit ed altro. Inoltre si fa riferimento ad una fogna che è
esplosa nelle vicinanza di scuola materna canale ed è stata aperta per qualche
giorno di troppo, prima che l’Ato intervenisse.
I grillini per la circostanza
hanno distribuito un volantino dove si legge: “Negli ultimi giorni la vicenda
del divieto (incostituzionale) di mettere manifesti “politici” nella pubblica
piazza ha assunto gravissimi sviluppi: è stato infatti oscurato un manifesto a
firma PD e Consiglieri di opposizione ed è stata loro comminata una sanzione
salatissima. Stante questi ultimi fatti che hanno portato ad applicare una
ordinanza che disciplina le affissioni di tipo commerciale ai soli cartelloni
politici messi nella pubblica piazza e stante la gravissima violazione del
diritto di espressione del pensiero (tutelato dall’art. 21 della Costituzione
Italiana) manifestiamo la nostra solidarietà ai gruppi politici che hanno
subita questa censura degna dei peggiori regimi arabi; quindi chiediamo al
consiglieri di maggioranza: 1) di dissociarsi immediatamente dal comportamento
oppressivo ed illiberale del sindaco. 2) di manifestare il loro pensiero al più
tardi nel prossimo consiglio comunale dinnanzi alle telecamere così da rendere
partecipe tutta la cittadinanza”.
Giuseppe Carà